Posts tagged ‘blu’

La decimazione del graffit(ar)o

Con i graffitisti (o graffitari) ce l’hanno un po’ tutti, ma leggo qui che l’ottimo Alemanno ha avuto un altro sussulto di creatività e sta studiando — di concerto con Maroni — forme alternative di punizione per chi viene preso a sporcare i muri. Per esempio, non dovrà cancellare soltanto i graffiti suoi, ma anche altri dieci. La cosa potrebbe partire a breve, ha detto Alemanno (da Cortina) , e potrebbe valere anche per chi fa altre “sciocchezze”.
Perché la strada è cultura solo a volte (magari per la stampa e non per le leggi) e comunque è sempre meglio se i muri sono quelli di un’altra città, ché a nessuno è dato di fare il profeta-graffitista in patria, si sa. Anche fuori d’Italia (non mitizzo), magari solo con un po’ di intelligente (?) tolleranza in più, mentre qui la tolleranza è in netto calo (e l’intelligenza … lasciamo perdere).

A titolo di consolazione — grazie di cuore ai punkpirates per avermi fatto scoprire altre cose da/di graffitisti — guardatevi la notevolissima animazione “dipinta” su pubblici muri, qui sotto. E speriamo che il finale sia solo arte, e non anche realtà …

Vodpod videos no longer available.

A short film by Blu. Made in Buenos Aires and in Baden (fantoche). Music by Andrea Martignoni, produced by Mercurio Filmassistant: Sibe. Molti commenti qui (ma anche su Youtube).
Posted with vodpod .

ps. Un link finale, ove mai abbiate dimenticato il senso letterale, e le origini, di decimazione.

24 agosto 2008 at 4:06 PM

Nell’acqua della chiara fontana

Sono imperdonabile, ma proprio non riesco a trovare il tempo per scrivere ogni tanto anche qui. Eppure ci sono cose che mi piacerebbe commentare e approfondire e che ai decidiaminsiemisti non interessano di sicuro.
Intanto, metto qui un appunto (quasi per me stessa) sulla questione del colore apparso nell’acqua della chiara fontanta (di Trevi) . Che non trovo disdicevole, ovviamente.
Se ne è parlato da molte parti. Per esempio su Wittgenstein, che poi ha anche segnalato  altri che ne parlavano nonchè la discesa in campo dei media mainstream (qui, il Corsera). E concordo con la scelta del blu cobalto, per la prossima volta (Gilioli). Poi avevo letto un bel postino, trovato su Blog notes, ma non so più dov’è. Lo ritroverò. E anche una foto meno ovvia di quella che gira un po’ dovunque.

23 ottobre 2007 at 12:04 PM


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La sera scese sul vicinato ... Dalle case salivano odori di frittura e profumi di insalate tagliate sottili, e una freshezza rugiadosa di cetrioli sbucciati da bagnare nello yogurt, o nella panna acida se ce n'è, e odori di cipolle che avvolgono l'aringa in piccoli piatti, e frittate che saltano nelle padelle, e fette di pane al cumino che si tagliano in tavola. Cieli d'estate si annerivano lentamente sull'orlo dell'orizzonte. Dal terzo piano salivano nuove note del pianoforte...
[David Grossman, Il libro della grammatica interiore, 1992, or. 1991]

Su Libération, lo storico Jacques Le Goff afferma: "Il metrò mi disorienta". La gente che prende il metrò tutti i giorni si sentirebbe disorientata recandosi al Collège de France? Non abbiamo l'opportunità di verificarlo.
[Annie Ernaux, Diario dalla periferia, 1994, or.1993)]

planners (e altri esperti)

A parte qualche caso di corruzione e una diffusa avidità per la "vigna altrui", all'origine dei nostri guai ci sono, nel complesso, ottime intenzioni.
[Jane Jacobs, Vita e morte delle grandi città, 1969, or. 1961)]

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25 settembre 1950
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[Helene Hanff, 84 Charing Cross, 1970]

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